Volontariato al rifugio

Una storia lunga sessant’anni.

Il rifugio Taramelli, per la sua conduzione estiva, si avvale dagli anni ‘60 della collaborazione di volontari che si alternano sotto forma di gruppi di lavoro settimanali. Il gestore provvederà ad affidare loro i compiti da svolgere durante la giornata consentendo così agli interessati di vivere questa fantastica esperienza di lavoro in montagna. Trattandosi di lavoro volontario non è previsto alcun compenso economico al di là del vitto e dell’alloggio gratuito. Nei momenti liberi non mancheranno le opportunità per fare interessanti escursioni nei dintorni e vivere a stretto contatto con la montagna. Non è richiesta nessuna competenza particolare se non tanta voglia di fare e l’iscrizione ad una sezione del CAI o della SAT. È possibile contattare il gestore per concordare il periodo in cui svolgere la vacanza-lavoro all’indirizzo mail: volontari@rifugiotaramelli.it

Di seguito puoi trovare le risposte alle più frequenti domande che, negli ultimi anni, abbiamo ricevuto in merito al volontariato al rifugio.
Queste sono solo le principali, tanto per farti capire di cosa si tratta. Se poi poi ti interessa, puoi scriverci e ti manderemo molti dettagli in più.

  1. In che periodo si svolge l’attività? Il periodo di volontariato al rifugio si svolge nel periodo di apertura del rifugio, da giugno a settembre.

  2. Qual è l’età minima? 16 anni.

  3. Sono da solo, posso partecipare? Ma certo! Anzi, potrebbe essere l’occasione per conoscere nuove persone.

  4. Che attività dovrò svolgere al rifugio? L’attività è molto varia: dalle pulizie, alla cucina, al servizio ai tavoli, il tutto per un periodo da concordare con il gestore, in funzione delle esigenze della gestione e delle proprie. A volte dobbiamo svolgere anche altri lavori, come il carico della spesa, la manutenzione dei sentieri, piccole riparazioni ecc.

  5. Quanto mi pagano? Non è prevista nessuna remunerazione. È una vacanza-lavoro basata su uno scambio: attività volontaristica di supporto al gestore in cambio di vitto e alloggio e possibilità di gestirsi il tempo libero in montagna. Unico requisito è l’iscrizione ad una sezione del CAI o della SAT.

  6. Dove dormirò? La sistemazione è presso il rifugio, normalmente in camerata con gli altri volontari che partecipano alla gestione. I servizi base ci sono tutti, compresa la possibilità di fare la doccia.

  7. Non sono uno studente universitario e quindi non posso partecipare? Non è necessario essere universitari per partecipare all’iniziativa. Basta la voglia di fare questa nuova avventura! L’unico requisito formale richiesto è l’iscrizione al CAI/SAT.

  8. Cosa mi devo portare come bagaglio? Il rifugio si trova a 2046 m, quindi il tempo può essere molto vario, dal sole che brucia all’improvvisa nevicata. Per tutti i giorni è meglio avere con sé abbigliamento comodo da poter utilizzare nelle varie attività di gestione del rifugio (pantaloni, magliette, scarpe da ginnastica) e qualche capo d’abbigliamento più pesante (pile) per la sera e le (purtroppo!) giornate di brutto tempo. Per l’attività in cucina è necessario avere qualcosa per coprire la testa tipo cappellino, foulard o bandana. Per il tempo libero l’attrezzatura da montagna: scarponcini, ma anche materiale da roccia potranno essere utilizzati durante le escursioni o arrampicate nei dintorni del rifugio. Non dimenticarti qualche buon libro! Non vale comunque la pena di caricarsi eccessivamente di vestiti, perché c’è abbondante acqua calda e la lavatrice viene usata quotidianamente. Il rifugio si raggiunge solo a piedi, quindi è necessario venire con uno zaino.

Grazie dell’interesse!

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